Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha portato sul tavolo del ministro del Turismo Massimo Garavaglia una serie di sollecitazioni per instaurare un confronto costruttivo e franco, volto a individuare tutti gli strumenti necessari per far ripartire un settore strategico per il Paese che ha proprio nel Salone del Mobile.Milano una vetrina internazionale che a settembre segnerà il punto della ripartenza, non solo per il settore del mobile. "Una data certa per la ripartenza delle manifestazioni fieristiche, un protocollo sicurezza definito e la messa a terra delle risorse economiche previste dal governo per fiere e congressi”.
Queste in sintesi le richiese di Feltrin che sottolinea: “Abbiamo apprezzato le parole del ministro in merito alla necessità di far ripartire quanto prima il sistema fieristico a cominciare proprio dal Salone del Mobile.Milano che crea, non solo per Milano, un indotto così importante - ricavi generati 6 miliardi, 12,5 nell’indotto - al quale non possiamo rinunciare. Da parte nostra - continua - tutta la collaborazione perché i buoni propositi si trasformino in realtà, a partire dall’elaborazione entro fine marzo di un protocollo sicurezza indispensabile per permettere agli espositori di organizzarsi con i dovuti tempi nella realizzazione dei loro stand”.
Sul tavolo anche un tema altrettante urgente e importante da affrontare e risolvere, quello del comparto degli allestitori: “abbiamo sottoposto all’attenzione del ministro anche la grave situazione in cui versa il settore degli allestitori, fermi da oltre un anno e con i fatturati azzerati. Per loro, insieme al presidente Asal, Sandro Stipa, abbiamo chiesto che siano immediatamente erogati i ristori già finanziati per la prima metà del 2020, seppur pari soltanto al 3% del fatturato perso nello stesso anno. Sarebbe inoltre necessario prevedere un’ulteriore misura, finalmente adeguata, per la seconda parte del 2020 e per il fatturato 2021 che, per i primi 6 mesi, sarà zero a causa del blocco delle manifestazioni fieristiche. Possiamo purtroppo concludere che un intero comparto sta morendo”.