Il 9 maggio è stato pubblicato in Gazzetta il nuovo Regolamento per l'Uso del suolo, i Cambiamenti di Uso del Suolo e la Selvicoltura (LULUCF).
I nuovi obiettivi per il 2030 introdotti dal LULUCF definiscono per gli Stati membri nuovi adempimenti dove ciascuno si impegna a contribuire a ridurre entro il 2030 le emissioni nette di gas a effetto serra della propria economia di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990. All’interno di tale testo, che è destinato ad influenzare le politiche di sviluppo forestale di tutti gli stati UE, viene introdotto il principio “di non arrecare un danno significativo”. In questo senso la Commissione Europea è tenuta a valutare in che modo gli Stati Membri hanno tenuto conto di tale principio e delle relative strategie adottate.
In particolare e in relazione ai territori forestali e a quanto indicato sopra, il nuovo regolamento riporta quanto di seguito:
“Al fine di raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e puntare a conseguire successivamente emissioni negative, è della massima importanza garantire in modo coerente che gli assorbimenti di gas a effetto serra nell'Unione aumentino costantemente e, al tempo stesso, siano permanenti. Se del caso, possono essere necessarie soluzioni tecniche, come la bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio («BECCS»), nonché soluzioni basate sulla natura per la cattura e lo stoccaggio delle emissioni di CO2.In particolare, i singoli agricoltori, proprietari terrieri e di foreste o gestori forestali devono essere incoraggiati a immagazzinare più carbonio nei suoli e nelle foreste di cui si occupano, dando priorità agli approcci basati sugli ecosistemi e alle pratiche rispettose della biodiversità (…)”