Il contratto di acquisto/cessione di un diritto di proprietà industriale

Il contratto di acquisto/cessione di un diritto di proprietà industriale

Spesso le imprese hanno la necessità di procedere alla cessione/acquisto di diritti di proprietà industriale: e ciò, sia all’interno di operazioni “intragruppo”, sia tra controparti “effettive”. Qui di seguito verranno illustrate le principali criticità di tale tipologia di accordo, fornendo anche un utile template di base da cui partire per la negoziazione di tale operazione.

 

Proponiamo qui di seguito un template generale di Scrittura Privata avente ad oggetto la cessione/ acquisto di un diritto di proprietà industriale (marchio, brevetto, design, know-how ecc.), ovviamente da integrare, modulare e modificare in base alle effettive esigenze del caso. Nello specifico, il testo sotto riportato è stato immaginato per disciplinare l’acquisto di un brevetto per invenzione. 

 

I profili di maggior criticità di questa tipologia di accordo a cui pertanto occorre prestare particolare attenzione sono essenzialmente tre:

  1.  Corretta individuazione dei diritti oggetto di cessione. Nel modello qui proposto, per comodità, si è fatto riferimento alla cessione di un singolo diritto registrato (domanda di brevetto italiano), quindi facilmente individuabile. Nel caso in cui, invece, i diritti oggetto di cessione siano molteplici è sempre preferibile far rinvio ad un allegato in cui elencare esaustivamente i diritti specificamente oggetto di cessione (in particolare, in caso di diritti registrati, indicando il numero della domanda/registrazione, il relativo oggetto -e in caso di registrazione di marchio anche le classi merceologiche rivendicate dal diritto ceduto - , il paese di efficacia del diritto e le estensioni eventualmente operate in altri paesi, la data di deposito della relativa domanda e la data di relativa scadenza). Nel caso in cui oggetto di cessione siano diritti su un particolare know-how, tale onere di corretta individuazione diviene ancor più rilevante ed è quindi altamente consigliabile far riferimento ad un supporto esterno (fisico o cloud) con cui l’insieme di informazioni acquistato/venduto possa essere correttamente individuato ed elencato (anche con modalità tecniche che non lascino spazio a future incertezze rispetto al contenuto effettivo del patrimonio informativo ceduto/acquistato).
  2. Corretta gestione delle garanzie che il venditore si obbliga a prestare all’acquirente. Nel modello qui proposto sono state inserite garanzie molto ampie. Il venditore deve però prestare molta attenzione sul punto, specie ove gli sia chiesto di garantire la validità del diritto ceduto: dal punto di vista del venditore è infatti sempre preferibile limitare la portata di una simile garanzia ad esempio inserendo un wording quale “per quanto a sua conoscenza alla data di sottoscrizione del presente accordo” o simili. Laddove oggetto di cessione siano diritti su un particolare know-how sarebbe importante ottenere idonee garanzie dal venditore anche rispetto all’esaustività e sufficienza del patrimonio informativo ceduto per porre in essere autonomamente gli obiettivi, tecnici e/o commerciali, che si vogliono materialmente perseguire.
  3. Previsione in capo al venditore di ampi oneri di “supporto” per il compimento (di norma a spese del compratore) di tutte le formalità connesse alla cessione (trascrizione presso i competenti uffici in primis).

 

Scarica il sample del contratto di acquisto/cessione di un diritto di proprietà industriale che trovi in allegato. 

In caso di dubbi o perplessità su come redigere un contratto di acquisto/cessione di un diritto di proprietà industriale che risponda alle Vostre concrete necessità, non esitate a scrivere a tutela@federlegnoarredo.it

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Il contratto di acquisto/cessione di un diritto di proprietà industriale

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