Il 4 dicembre Consiglio e Parlamento UE hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sul regolamento ESPR, ovvero la regolamentazione che istituisce un quadro per la definizione dei requisiti obbligatori di ecodesign dei prodotti (ESPR).
Il testo dell’accordo non è ancora disponibile, ma le informazioni diffuse segnalano una serie di prodotti prioritari, che saranno citati nel regolamento e che saranno i primi a cui si applicherà la nuova normativa.
Questo elenco di prodotti prioritari comprende i mobili (inclusi i materassi), insieme ad altri prodotti come i tessili (soprattutto indumenti e calzature), il ferro e l'acciaio, l'alluminio, gli pneumatici, le vernici, i lubrificanti e i prodotti chimici, nonché i prodotti legati all'energia, i prodotti ICT e altri prodotti elettronici.
I nuovi requisiti di ecodesign andranno oltre l’efficienza energetica e mireranno a promuovere la circolarità, coprendo, tra gli altri:
• durabilità,
• riutilizzabilità,
• aggiornabilità e riparabilità del prodotto
• presenza di sostanze chimiche che inibiscono il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali
• efficienza energetica e delle risorse
• contenuto riciclato
• impronta di carbonio e ambientale
• informazioni disponibili sul prodotto, in particolare un passaporto digitale del prodotto.
Su alcuni di questi temi è attivo un tavolo normativo in ambito CEN che produrrà standard di supporto alla valutazione di queste caratteristiche, e che l’industria europea auspica possano essere considerati un riferimento nel processo.
L'accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo deve ora essere approvato e adottato formalmente da entrambe le istituzioni. Le regole di ecodesign saranno adottate dalla Commissione con atti delegati, seguendo un piano di lavoro che sarà elaborato nel 2024, a seguito dell’approvazione definitiva del regolamento.
Una volta stabilito l’ordine con cui i prodotti prioritari verranno affrontati, per la redazione di un atto delegato contenente i criteri di ecodesign per il settore del mobile, la Commissione UE dovrà redigere uno studio preparatorio, un impact assessment, e una consultazione con i soggetti interessati attraverso l’Ecodesign Forum. Si può stimare che questo percorso richieda almeno 2 anni di tempo. Una volta che l’atto delegato sarà pubblicato, il tempo di adeguamento previsto è di 18 mesi.
FederlegnoArredo segue da vicino questo provvedimento attraverso EFIC, la federazione europea delle industrie del mobile e dell’arredamento attraverso la quale il settore conta di essere parte attiva in tutti gli step elencati.
Ulteriori dettagli saranno forniti nelle prossime settimane.
Una guida per capire gli effetti attesi dalla nuova regolamentazione ESPR è in elaborazione.
Per ulteriori informazioni: ufficio.ambiente@federlegnoarredo.it