“FederlegnoArredo ha espresso con forza la sua preoccupazione a tutti i soggetti in campo per le conseguenze sul settore del piano “Rinaturazione dell’area del Po” finanziato dal PNRR, in particolare per quanto riguarda la revoca delle concessioni a pioppicoltura previste nel territorio del più grande fiume d’Italia e l'esproprio delle aree a pioppeto, con effetti deleteri sull’economia del territorio padano, sulla stessa pioppicoltura e, di conseguenza, su tutta la filiera produttiva del legno-arredo. Motivo per cui oggi accogliamo con soddisfazione quanto deciso da AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po), che ha ritenuto opportuno, almeno per il momento, non dare attuazione al progetto così come era stato formulato”.
Lo dichiara Paolo Fantoni, vicepresidente di FederlegnoArredo. Il pioppo rappresenta un’eccellenza agricola e industriale, ampiamente riconosciuta anche a livello internazionale, e fornisce il 50 per cento del legname tondo da industria prodotto in Italia.