Qua'è la nuova concezione / filosofia che sta alla base nella creazione dei nuovi prodotti per Methis?
L'innovazione per Methis è un'atteggiamento mentale continuo. Avviene dentro ad Officina Methis, luogo virtuale dove a contatto con professionalità diverse e non sempre legate al “nostro mondo-mercato”, per mezzo di laboratori di progetto, work-shop, attività con studenti, vengono elaborati concept con ritmi mentali e temporali che non sono quelli, cadenzati ed assillanti, della produzione del progetto-prodotto. In pratica occorre avere sempre nel cassetto idee, concept e relazioni esplorate per disporne, approfondendo e sviluppando nel momento che si lancia un brief con qualcuno di loro coerente. Nel time-to-market la fase più critica è infatti il passaggio dal brief al concept.
Methis adotta anche una nuova concezione / metodologia nella vendita dei prodotti?
Assolutamente si, soprattutto in quest'epoca di crisi e quindi di cambiamento, è indispensabile. La vetrina, lo stand non sono più sufficienti, perché comunicano “solo” un prodotto, mentre oggi il mercato non si accontenta di vedere il prodotto ma vuole conoscere anche chi e cosa ci sta dietro: l'azienda, i valori e le persone. Viziato dal virtuale, vuole cliccare, entrare. Il prodotto deve comunicare l'identità dell'azienda e quindi deve essere contestualizzato, fruibile, disponibile per soddisfare ogni desiderio e curiosità del cliente. Methis non vende più prodotti, ma progetti. Di cui il prodotto è solo una parte, il resto è fatto dall'attenzione al cliente, da professionisti che seguono lo sviluppo e la realizzazione del progetto dall'inizio alla fine. Proprio in questi giorni, qui in Methis, stiamo ultimando il nostro nuovo ambiente di vendita, uno spazio dedicato al cliente dove vengono montati i prodotti e dove il cliente vive i prodotti nella fase di progettazione, acquisto e realizzazione del proprio progetto personalizzato.
Quanto è importante la progettazione legata all'ambiente e quanto , invece, legata al cliente?
Direi che è la stessa cosa, se il cliente è evoluto. Le sue (a)ispirazioni vanno interpretate in un progetto che coniuga i suoi bisogni con le nostre migliori esperienze e capacità di prodotto e di processo (…qui sto parlando del progetto di spazio per il cliente e non di quello del prodotto che, trainato dalla ricerca e dal design, deve essere sempre più avanti delle richieste del cliente).
Quale relazione esiste tra qualità dello spazio di lavoro e produttività?
Difficile dare una risposta precisa anche se in UFC qualcosa è stato fatto e dimostrato. Posso rispondere con un'altra domanda: quanto è legata la produttività con la motivazione, il senso di appartenenza, la fedeltà all'azienda, il sentirsi valorizzati e rispettati del lavoratore? Perché di questo siamo certi: la qualità dello spazio del lavoro scambia direttamente con tutti questi sentimenti del lavoratore.