L’andamento dell’export del Sistema Arredamento nel periodo gennaio-ottobre 2020 conferma il graduale percorso di recupero e, nonostante uno scostamento ancora negativo rispetto al 2019 (6,41 mld €, -14,3%), il dato migliora rispetto al periodo gennaio-settembre.
Analogamente anche le importazioni di Sistema Arredamento evidenziano un trend simile a quello delle esportazioni (1,56 mld/€, -15,4%).
L’export di Area Living (413,76 mln €) come già rilevato nel periodo gennaio-settembre, trainato dal buon andamento delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+33,0%) e da performance positivi verso Francia e Germania, evidenzia un calo gradualmente sempre più moderato (-8,1%) confermando il lento recupero delle esportazioni del comparto.
Nelle rilevazioni di gennaio-ottobre 2020, trova conferma e si rafforza il trend positivo delle Camere da Letto in atto da alcuni mesi (425,75mln €, +4,7%); le esportazioni verso Stati Uniti (+38,5%) e Francia (+24,4%) sono caratterizzate da robusti incrementi. In aumento l’export verso Germania, Spagna, Canada e Emirati Arabi Uniti.
Il comparto delle Cucine rispetto al 2019 evidenzia un dato ancora in flessione ma con un gap sempre più contenuto (617,59 mln/€, -10%); tra i principali mercati di sbocco solo l’export verso Germania e Corea del Sud mostra un dato positivo e in crescita rispetto allo scorso anno.
Si denota un calo più contenuto per il comparto Altri Mobili nel periodo gennaio-ottobre (1,12 mld/€, -11,7%) rispetto alle precedenti rilevazioni. Germania, Spagna e Polonia si confermano come i mercati più dinamici e in crescita rispetto al 2019.
Un calo dell’export ancora marcato rispetto al 2019 caratterizza il comparto delle Sedie sebbene ci sia un leggero recupero rispetto alle precedenti rilevazioni (490,78 mln/€, -14,8%); tra i principali mercati di riferimento, solo la Polonia mantiene un andamento in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Nel periodo gennaio-ottobre si denota un ulteriore leggero recupero per il comparto degli Imbottiti che riduce la flessione rispetto al 2019 (1,30 mld/€, -11,8%); la Francia rimane il primo mercato di riferimento e torna su valori analoghi a quelli dello scorso anno (303,32 mln €, +0,3%) mentre gli altri principali sbocchi commerciali sono caratterizzati da andamenti ancora negativi.