EUDR: Aggiornamento sulle discussioni in corso a Bruxelles


Il rinvio dell’entrata in vigore del Regolamento EUDR, prevista a fine dicembre, è stato richiesto da sei ministri dell'Agricoltura sudamericani (Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Paraguay e Bolivia) che hanno inviato una lettera di richiesta al Commissario Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea.

Nel messaggio inviato il 29 luglio, questi Paesi hanno ricordato la loro “significativa partecipazione” al commercio europeo di prodotti agricoli e hanno sottolineato di “essere indignati da una decisione unilaterale dell'UE”. Inoltre, la lettera specifica che l'EUDR non tiene conto “della legislazione nazionale dei Paesi terzi”, né delle capacità locali. Ancora una volta, viene messa in discussione “la compatibilità del regolamento con gli obblighi dell'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) e la capacità degli operatori europei di valutare ‘correttamente’ i rischi di deforestazione per i prodotti importati”. Questi sei Paesi hanno anche evidenziato il rischio di esclusione dei “piccoli produttori” a fronte dei “costi” dei meccanismi introdotti. Tutto ciò è “aggravato” dalla “mancanza ancora significativa di dettagli sul complesso processo di applicazione”. 

Interrogato sull’argomento il 22 agosto, il portavoce della Commissione Europea si è limitato a indicare che “la Commissione sta facendo il possibile per garantire che tutto sia a posto in tempo”.

Infine, si informa che anche EuroCommerce (organizzazione europea che rappresenta il settore del commercio al dettaglio e all’ingrosso) ha inviato una lettera alla Commissione Europea per esprimere profonda preoccupazione in merito alla preparazione all’attuazione dell’EUDR. EuroCommerce ha sottolineato che “questa situazione rende impossibile prepararsi in modo appropriato e tempestivo... C’è un chiaro rischio che le forniture possano essere interrotte, che i fornitori PMI siano esclusi a causa della mancanza di preparazione e che i principali investimenti aziendali necessari per la sua attuazione siano mal indirizzati”.

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