Dichiarazione REACH: ultimi aggiornamenti 2020


In data 16 Gennaio 2020 L’Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha inserito nell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti 4 nuovi composti chimici, portando il totale a 205 sostanze inserite in Candidate List.
L’inclusione nell’elenco di sostanze candidate comporta obblighi immediati per i fornitori di articoli che la contengano:

  • I fornitori di articoli operanti nell’UE e nello SEE sono tenuti a mettere a disposizione dei clienti informazioni sufficienti a consentire l’uso sicuro di tali articoli qualora questi contengano sostanze incluse nell’elenco di sostanze candidate in concentrazioni superiori allo 0,1 % in peso/peso.
     
  • Su richiesta di un cliente, i fornitori di articoli operanti nell’UE e nello SEE sono tenuti a divulgare informazioni sufficienti a consentire l’uso sicuro di tali articoli qualora questi contengano sostanze incluse nell’elenco di sostanze candidate in concentrazioni superiori allo 0,1 % in peso/peso. Tali informazioni devono essere rese disponibili entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta.
  • Effettuare una notifica all’ECHA se l’articolo che producono contiene una SVHC in quantità superiore a una tonnellata per produttore/importatore all’anno e se la sostanza è presente in tali articoli al di sopra di una concentrazione dello 0,1 % (peso/peso); clicca qui per maggiori informazioni.
     

Le 4 nuove sostanze incluse nell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti non sembrano particolarmente  problematiche per il comparto del legno-arredo:

  • Perfluorobutan sulfonic acid (PFBS) and its salts: La sostanza è utilizzata come elemento catalizzatore/additivo/reagente nel settore della sintesi chimica dei polimeri plastici e nel settore della manifattura dei polimeri nel settore della plastica; È inoltre utilizzato come ritardante di fiamma per le apparecchiature elettroniche;
     
  • Diisohexyl phthalate: La sostanza è utilizzata come lubrificante per alcuni fluidi refrigeranti utilizzati nel settore dell’automobile; viene inoltre utilizzata in alcuni applicazioni per la produzione di articoli plastici e nella produzione di gomme per il settore automotive;
     
  • 2-methyl-1-(4-methylthiophenyl)-2-morpholinopropan-1-one: La sostanza è usata quasi esclusivamente nel campo di produzione dei polimeri plastici per il settore di trasformazione della plastica e nel settore della gomma;
     
  • 2-benzyl-2-dimethylamino-4'-morpholinobutyrophenone: La sostanza è usata quasi esclusivamente nel campo di produzione dei polimeri plastici per il settore di trasformazione della plastica e nel settore della gomma;
     

Nel caso comunque foste a conoscenza della presenta di queste sostanze in alcuni dei vostri prodotti, contattate l’Ufficio Ambiente.

Inoltre nell’ambito della nuova Direttiva EU Quadro sui rifiuti, l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA) sta realizzando una Banca Dati sui vari articoli presenti sul mercato comunitario che possiedono al loro interno sostanze estremamente preoccupanti (SVHC): infatti tale Direttiva, all’articolo 9 (paragrafo 2), conferisce l’autorità all’ECHA di sviluppare questa banca dati in cui sono disponibili le informazioni sugli articoli contenenti sostanze estremamente preoccupanti (SVHC; come definite dal Regolamento REACH) presenti nell'elenco di sostanze candidate (clicca qui).

In particolare, a partire dal 5 gennaio 2021, i fornitori di articoli (produttori, importatori, assemblatori e distributori), contenenti le suddette sostanze SVHC in concentrazione superiore allo 0,1% in peso, dovranno comunicare alla banca dati sviluppata dall'ECHA determinate informazioni al fine di un loro utilizzo sicuro.  L’Ufficio Ambiente di FederlegnoArredo continua con la sua attività di monitoraggio dell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti al fine di aggiornare costantemente le aziende del comparto legno-arredo sull’eventuale inserimento di sostanze di interesse per il settore. 
 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
 

Omar Degoli, Responsabile Ufficio Ambiente FLA - Omar.degoli@federlegnoarredo.it

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Ambiente e circolarità