Nella prima sessione negoziale sull'EUDR, Parlamento Europeo, Stati Membri e Commissione UE si sono detti favorevoli a rinviare il Regolamento così come proposto e approvato nella plenaria del 14 novembre, ma non sono riusciti a raggiungere un accordo rispetto agli emendamenti presentati nello stesso consesso sulla possibile introduzione di una nuova categoria di Paesi a "rischio zero" di deforestazione.
Da un lato, la Commissione Europea e il Consiglio dell'UE si sono opposti a qualsiasi modifica del testo ulteriore alla sua entrata in vigore, temendo che una riapertura del testo genererebbe incertezza giuridica e proponendo invece una dichiarazione politica (non giuridicamente vincolante) per garantire un’attuazione semplificata del regolamento.
Questa proposta ha ricevuto il sostegno dei relatori parlamentari dei gruppi di centro e sinistra (Renew, S&D, Verdi e The Left).
La relatrice tedesca per il Parlamento, Christine Schneider (PPE) - la stessa che aveva proposto gli emendamenti votati e per cui il pacchetto era stato rinviato ai negoziati interistituzionali - ha invece avanzato un compromesso: rinviare al 2028, in occasione della revisione del regolamento, il dibattito. Tuttavia, questa proposta non è stata discussa in dettaglio.
Il prossimo appuntamento del trilogo per trovare un accordo finale sul testo del regolamento sulla deforestazione sarà il 3 dicembre.