L’agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato sul proprio sito la versione finale della Linea guida per la misurazione del rilascio di formaldeide da articoli e della sua concentrazione negli interni dei veicoli, in riferimento alla restrizione UE che si applicherà dal 6 agosto 2026 e che fisserà un limite di emissione per i prodotti del nostro settore pari a 0,062 mg/m3, metà di quanto previsto dalla classe di emissione comunemente chiamata “E1”.
FederlegnoArredo, in collaborazione con EPF ed EFIC, ha seguito da vicino l’evoluzione del documento, contribuendo attivamente con osservazioni tecniche e proposte concrete volte a evitare un eccessivo aggravio per le imprese. La versione definitiva della guida recepisce numerosi punti chiave sostenuti dalle associazioni, offrendo un quadro più equilibrato e applicabile nel contesto produttivo del settore arredo.
Tra gli aspetti più rilevanti si segnalano:
• L’accettazione del test sui singoli componenti, come pannelli in legno, tessuti o schiume, in assenza di aggiunte di sostanze contenenti formaldeide durante l’assemblaggio.
• L’obbligo di testare il mobile completo solo quando vengono impiegati materiali come colle o vernici contenenti formaldeide.
• La possibilità di effettuare prove su parti rappresentative dell’arredo, se strutturalmente e materialmente coerenti con l’intero prodotto.
• Il riconoscimento del lavoro normativo in corso presso il comitato CEN/TC 207/WG9/TG 4, con apertura verso l’adozione futura di metodi armonizzati attesi entro agosto 2026.
• L’assenza di obblighi relativi all’uso dei metodi Blue Angel (DE-UZ 117), citati solo come esempio e non come standard vincolanti.
• Il riferimento esplicito alla norma EN 717-1, insieme alla possibilità di utilizzare direttamente anche i risultati ottenuti con i metodi ISO 12460-1.
• L’accettazione dei risultati secondo EN 16516 solo se inferiori o uguali al limite di restrizione; in caso contrario, sarà necessaria una correlazione scientificamente valida con un metodo conforme alle condizioni di prova descritte nell’Appendice 14.
• La possibilità di utilizzare metodi di prova derivati (FPC), come indicato nella Tabella 3, purché supportati da correlazioni valide.
Prossimamente forniremo ulteriori approfondimenti in merito a questa linea guida ECHA, in particolare per quanto riguarda la gestione dei mobili imbottiti e la modalità di applicazione dei test basati sull’unità per diverse tipologie di arredi.
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