L’obiettivo del Fondo è favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche dell’Unione Europea sulla lotta ai cambiamenti climatici tramite l’implementazione di sistemi con una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa e un uso efficiente delle risorse.
Le risorse stanziate con Legge di Bilancio (annualità finanziare 2022-2023) ammontano a 300 mln €. Il 50% delle risorse è riservato alle imprese energivore (come individuate nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali - CSEA).
Le imprese possono presentare una sola domanda di agevolazione per singola unità produttiva, eventualmente integrando nel programma più obiettivi ammessi dal Fondo. È facoltà dell’impresa presentare più domande di agevolazione a condizione che riguardino diverse unità produttive.
Le imprese ammissibili sono quelle operanti nei settori estrattivo e manifatturiero (ATECO, sezioni B e C), di tutte le dimensioni e ubicate su tutto il territorio.
Per i programmi volti a realizzare un cambiamento fondamentale del processo produttivo (Art. 14 e 17 GBER) sono comprese:
• Grandi Imprese con investimento localizzato solo in “Zone a”
• PMI: localizzate anche nelle restanti aree del territorio nazionale
• PMI: localizzate in “Zone A” e “Zone C”
La durata del programma si attesta a 36 mesi dalla data di concessione con possibilità di proroga di 12 mesi e vi sono chiaramente dei limiti di spesa complessiva dei programmi.
Si attende la pubblicazione di un provvedimento direttoriale, in corso di definizione, che disciplinerà i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione.
Si allega il testo del decreto per approfondimenti.
Per eventuali delucidazioni: omar.degoli@federlegnoarredo.it