La ricostruzione dell’Ucraina rappresenta una delle sfide più complesse e rilevanti del prossimo decennio. Una sfida che richiede non solo investimenti, ma anche competenze, visione e soprattutto collaborazione strategica con le realtà locali.
Secondo la Valutazione rapida dei danni e delle esigenze di recupero (RDNA4), pubblicata il 25 febbraio 2025 dal Governo ucraino insieme a Banca Mondiale, Commissione Europea e Nazioni Unite, il fabbisogno stimato per la ripresa del Paese ammonta a 524 miliardi di dollari USA.
In questo scenario, la filiera italiana del legno-arredo può offrire un contributo concreto, a condizione che l’azione industriale si accompagni a partnership reali e durature con le istituzioni, le università e le imprese ucraine.
FederlegnoArredo ha avviato pertanto un progetto strutturato volto a coinvolgere le imprese associate nella ricostruzione del Paese, costruendo al tempo stesso relazioni con attori locali, sia pubblici che privati. Per questo il 1° luglio la Federazione ha organizzato un webinar, che ha visto la partecipazione di oltre 110 aziende.
L’iniziativa si fonda su una serie di contatti già avviati con amministrazioni locali, università, camere di commercio e agenzie per lo sviluppo economico, a partire dalla missione esplorativa realizzata nel mese di maggio.
Il contributo della filiera legno-arredo potrà esprimersi in numerosi settori strategici, dove la qualità italiana si combina con l’esigenza di ricostruire in modo efficiente, sostenibile e radicato nel contesto locale:
• Edilizia pubblica e privata: edifici scolastici, ospedali, abitazioni e uffici, anche attraverso strutture modulari e sistemi costruttivi in legno;
• Finiture per l’edilizia: pavimenti, rivestimenti, porte e finestre;
• Arredi completi per:
- residenze;
- uffici e ambienti amministrativi;
- scuole e ambienti per l’infanzia;
- ospedali e strutture socio-sanitarie;
• Forniture per ambienti collettivi: mense, dormitori, alloggi temporanei;
• Quartieri sostenibili e rigenerazione urbana, con materiali naturali e soluzioni a basso impatto ambientale;
• Collaborazione con università e istituti tecnici ucraini per:
- programmi formativi e scambi;
- sviluppo dei futuri progettisti e specificatori;
- integrazione di standard progettuali e produttivi italiani nei bandi pubblici e nei progetti di sviluppo locale.
L’esperienza maturata negli ultimi mesi conferma che la collaborazione con soggetti locali è condizione essenziale per rendere efficace e duratura l’azione delle imprese italiane. Non si tratta solo di fornire prodotti, ma di contribuire alla definizione di soluzioni integrate, sostenibili e condivise.
Per questo motivo, il progetto di FederlegnoArredo prevede il consolidamento di un gruppo di lavoro operativo che, accanto alla dimensione imprenditoriale, valorizzi anche quella istituzionale, culturale e tecnica.
Nei prossimi mesi, l’impegno si concentrerà su:
• individuazione di progetti esistenti e opportunità concrete nei territori;
• rafforzamento delle relazioni strategiche con partner ucraini;
• coinvolgimento delle aziende nei meccanismi di finanziamento multilaterale e nei programmi UE;
• presenza continuativa anche in aree interne e orientali del Paese, come l’oblast di Poltava.
La ricostruzione dell’Ucraina è prima di tutto una necessità, ma rappresenta anche una grande occasione: per contribuire alla rinascita del Paese.
FederlegnoArredo continuerà a sostenere e accompagnare le aziende in questo percorso, favorendo l’incontro tra offerta e domanda, e promuovendo una visione integrata di sviluppo, produzione e formazione, in stretta collaborazione con il territorio ucraino.
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