I venticinque stati membri della Comunità europea elaborano una politica commerciale comune verso i paesi terzi, finalizzata a favorire lo sviluppo del commercio mondiale, l'abolizione progressiva delle restrizioni agli scambi e la riduzione delle barriere tariffarie.
La liberalizzazione degli scambi presuppone diritti ed obblighi da parte di tutti i partner commerciali, comportando la necessità di prevedere meccanismi che consentano di assicurare il rispetto delle regole di una corretta concorrenza tra imprese che operano nel commercio internazionale.
La legislazione comunitaria prevede tre misure principali di difesa commerciale:
misure antidumping, nei confronti di importazioni effettuate sul mercato comunitario da parte di imprese di paesi terzi che vendono sul mercato europeo prodotti a prezzi inferiori al prezzo di vendita sul mercato d'origine della merce (importazioni in dumping);
misure antisovvenzione, nei confronti di importazioni che godono di aiuti e sovvenzioni statali concessi dai governi alle proprie imprese;
salvaguardie, che possono essere attivate in presenza di grave danno alle imprese comunitarie derivante da distorsioni del mercato, come ad esempio flussi anomali di importazioni.
La normativa comunitaria ha lo scopo di rimuovere gli effetti distorsivi delle importazioni in dumping o oggetto di sovvenzioni e di ripristinare un'effettiva concorrenza sul mercato europeo.