Nella cornice esclusiva del Piccolo Teatro Studio Melato, il 5 luglio si è tenuta l’Assemblea Generale di Assarredo, durante la quale il Presidente Feltrin ha ripercorso le tappe di un anno di attività dell’Associazione, anche con l’intervento dei Consiglieri incaricati di Gruppo.
Nel pomeriggio si è svolta la parte pubblica con il format vivace e interattivo del quinto appuntamento di AssarredoLAB sulle strategie di branding.
Il Presidente Claudio Feltrin ha dato il benvenuto alla platea e agli ospiti: Paola Leoni (AD Leoni Corporate Advisor), Maria Sebregondi (Moleskine) Andrea Baldo (Coccinelle) e gli studenti del Master Brand Ambassador della Fondazione CUOA, che stimolati dal moderatore Alessandro Garofalo (Fondatore e titolare di Garofalo & Idee Associate SRL) hanno raccontato l’esperienza di una settimana al Salone del Mobile dal punto di vista dei millennials. Parole chiave, ancora una volta, “esperienza”, “emozione” e “condivisione” all’interno della propria community. Per il futuro si aspettano una casa sostenibile, ecologica, e iperconnessa.
Entrando nel vivo delle testimonianze, Paola Leoni ha offerto lucide osservazioni legate al problema d’identità del Brand. Il prodotto, in quanto muto, non è in grado di comunicare: guardarsi dentro, esaminare il proprio passato e metterlo in contatto con un presente costantemente aperto al progresso, tecnologico soprattutto, è il passo vincente per ogni operazione di branding.
Maria Sebregondi, AD Moleskine, ha ripercorso la storia del noto marchio di taccuini motivando le scelte che l’hanno portata ad avere successo con un prodotto apparentemente dissonante con l’era del digitale. Una sfida vinta grazie a un “nuovo pubblico” appassionato di viaggi, cultura, legato a professioni creative, in costante movimento: il taccuino è l’oggetto che racchiude i loro bisogni. Il brand è forte perché ha pensato a come soddisfare le esigenze di un target specifico, riuscendo a integrare alla carta i vantaggi della tecnologia, attraverso app e penne digitali.
Andrea Baldo, AD Coccinelle, ha illustrato concretamente quanto sia fondamentale trovare il “valore aggiunto” che convince il consumatore a scegliere un prodotto specifico rispetto a una fitta schiera di competitors. Coccinelle ha lavorato molto nel tentativo di estrarre valore dalla marca e ha scelto di compiere una scelta di valore: utilizzare solo pelle e materiali italiani. Una qualità giustifica il posizionamento di prezzo e incrementa il percepito del brand.
In chiusura una riflessione sull’efficacia dello storytelling. La lezione è quella di Alessandro Baricco, che attraverso la voce di uno studente della Scuola Holden definisce l’arte di raccontare come quella valenza simbolica che trasmettiamo alle cose per arricchirle nel loro senso più profondo.
Ciò che rende un fatto reale per le persone è il suo storytelling, l’insieme sinergico di valore materiale e immateriale dei fatti “sfila via i fatti dalla realtà, quello che resta è storytelling”Alle aziende spetta il compito di trovare quel fil rouge coerente e narrativo che riesca a far “parlare” i prodotti ed evocare una partecipazione sentita nel momento dell’acquisto.