Si informa che il 21 giugno u.s., sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, è stato pubblicato il Regolamento del Consiglio n. 2021/998 in base al quale otto individui e quattro Enti del Myamar sono soggetti a misure restrittive volte ad impedirne il finanziamento (in qualsiasi forma) da parte di cittadini ed imprese degli Stati membri UE.
Tra i soggetti sanzionati, figurano diversi ufficiali delle forze armate coinvolti nel colpo di Stato di questo inverno e le seguenti aziende strategiche per il settore forestale nazionale:
• l’impresa statale MTE (Myanma Timber Enterprise) che opera sotto il controllo del ministero delle Risorse naturali e della conservazione ambientale e che detiene diritti esclusivi sulla produzione e sull'esportazione di legname. Nell’allegato al Regolamento 2021/998 è specificato che “dal 1° febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno assunto il potere togliendolo al governo civile legittimo con un colpo di Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato per esercitare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.
Il 2 febbraio 2021 il regime militare ha nominato un nuovo gabinetto, che comprende un nuovo ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC). Attraverso il Consiglio di amministrazione dello Stato e il nuovo gabinetto, il regime militare ha acquisito il controllo sulle imprese di proprietà dello Stato, compresa la MTE, e ne trae vantaggio. Pertanto, la MTE e le sue controllate sono sotto il controllo del Tatmadaw e generano introiti a suo favore, contribuendo così alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto”;
• la Forest Products Joint Venture (FPJVC) attiva nel settore della trasformazione di teak e di legni duri in genere che, pur essendo una società ad azionariato diffuso, è posseduta e controllata dallo Stato che ne detiene la maggioranza delle azioni tramite il MONREC e la MTE. Anche la FPJVC è pertanto sotto il controllo del Tatmadaw e genera introiti a suo favore.
In pratica, le misure restrittive mirano a scongiurare che l’attuale regime militare del Myanmar finanzi le proprie attività insurrezionali anche attraverso l’esportazione di legname nell’Unione europea. Con l’occasione, vale la pena di rimarcare che le già note criticità inerenti all’effettuazione della due diligence propedeutica all’importazione di legno e derivati dall’ex Birmania vengono ulteriormente aggravate in base alla promulgazione del regolamento oggetto della presente nota informativa.