Nella giornata di martedì 26 ottobre 2021 l’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, in collaborazione con Fedecomlegno, ha organizzato un webinar per i soci sulle recenti problematiche relative all’importazione del teak 2Burma2.
Attraverso la relazione del presidente di Fedecomlegno, Alessandro Calcaterra, sono state analizzate le principali criticità per il settore nautico che derivano dall’imposizione di sanzioni economiche al Myanmar da parte dell’UE.
"Questo webinar - sottolinea il presidente - è stato un momento importante per confrontarsi e approfondire il regolamento europeo 995/2010 EUropean Timber Regulation sulla legalità del legno e le sue dirette implicazioni che hanno portato in tutti i paesi europei al blocco di fatto delle importazioni di teak dal Myanmar. Fedecomlegno, insieme a Federlegnoarredo, ha sempre lavorato in questi anni per migliorare il sistema di rintracciabilità dei flussi forestali nel tentativo di facilitare i rapporti commerciali tra Italia e Myanmar, anche in considerazione all'importantissimo ruolo che il teak riveste per molti distretti industriali italiani, in primis la cantieristica navale. Allo stesso modo la nostra associazione ha sostenuto in passato, tramite la partecipazione alla European Timber Trade Federation, vari progetti volti ad arrivare alla costruzione di un efficace sistema di verifica della legalità in Myanmar. A oggi tutti questi progetti non hanno portato nessun risultato concreto, anche a seguito della sostanziale indisponibilità a collaborare delle autorità del Myanmar. Bisogna prendere atto, ancor di più dopo il colpo di Stato militare del primo febbraio di quest'anno, che la posizione ufficiale delle autorità europee e italiana è di sostanziale chiusura alle importazioni".
Il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi ha commentato: "Il seminario tecnico sul teak è stato essenziale per informare le associate di Confindustria Nautica su un tema in rapida evoluzione che ha creato una situazione di criticità per i nostri cantieri nell’immediato e che determinerà nuovi scenari per l’intero settore in un orizzonte temporale di breve-medio termine. La collaborazione con Fedecomlegno nata con questo incontro potrà, senza dubbio, portare a una maggiore cooperazione interassociativa per valutare le strategie e definire le eventuali soluzioni all’attuale stop alle importazioni di teak".