Con i suoi 63.000 di visitatori (+ 15% rispetto al 2016) Orgatec conferma il suo successo e soddisfa le aspettative di visitatori e espositori.
L’apertura verso il contract ha ampliato la gamma merceologica (non solo arredi per ufficio ma tecnologie, software e soluzioni per outdoor, hotel e luoghi di transito) rispecchiando quel fenomeno di ibridazione che caratterizza il workplace 3.0.
Gli espositori Italiani erano 100, i più numerosi tra gli stranieri.
Tra questi spiccava la presenza dei soci Assufficio anche con il “battesimo” di Centrufficio, per la prima volta a Orgatec con il brand CUF Milano.
La presenza degli associati era evidenziata e rafforzata dall’iniziativa “Proud to be Member” che ha coinvolto alche Assarredo.
Siamo anche “Proud” di sottolineare che le aziende associate hanno dato prova di altissima qualità e alta capacità di personalizzazione.
Attraverso stimolanti mostre collaterali tematiche (sui materiali, sulla visione dei Millennials, ecc) ed eventi (quasi esclusivamente in tedesco) , la fiera punta sempre più a trasformarsi da esibizione di prodotti a evento di business orientato ai contenuti.
Ma i contenuti e le tendenze in atto si individuano soprattutto grazie alla ricca panoramica dei prodotti esposti e dalle diverse visioni di “New Visions at Work”, tema del 2018, che gli espositori hanno saputo esprimere.
Si conferma che la tipologia open space è scelta quasi obbligata per motivi economici e gestionali, ma le aziende sempre più attente al benessere delle persone chiedono soluzioni per risolvere le problematiche - prima tra tutte l’acustica- che i grandi spazi aperti sollevano.
La fiera ci offre dunque una fotografia chiara di cosa sia l’ambiente di lavoro oggi, luogo che non scompare, ma diventa sempre più soft, domestico e accogliente.L’ufficio si trasforma radicalmente per rispondere modi di lavorare sempre più smart; ovviamente anche gli arredi seguono questa trasformazione e diventano sempre più personalizzabili, trasportabili e human centered.
COME SI TRASFORMA IL DIVANO.
Da quanto si è visto a Orgatec, si potrebbe creare una nuova formula del workplace dove oltre 50% è costituito da divani e poltrone, ovvero quelle che un tempo erano considerate aree di supporto e adesso stanno diventando protagoniste.
Divani e poltrone diventano a tutti gli effetti luoghi dove si lavora per questo devono essere dotati di schienali alti che garantiscano privacy acustica e visiva.
Modularità, versatilità e la possibilità di accessori opzionali sono requisiti indispensabili per i seating system.
Grazie alla nostra creatività e al profondo know-how nell’arredo domestico, tra le più originali proposte spiccano quelle made in Italy.
COME SI TRASFORMA LA SCRIVANIA.
Pur riducendosi numericamente non scompaiono le scrivanie.
Nelle grandi aziende si calcola che il numero di scrivanie - assegnate o condivise- sia tra il 50 e 70% rispetto al numero dei dipendenti.
Questo significa che la scrivania deve cambiare le sue funzionalità. Infatti a Orgatec abbiamo visto diversi filoni di questa trasformazione del tradizionale desk:
La workstation sit-stand è sempre più diffusa, un vero must nel nord Europa, ma sempre più richiesta anche in Italia.
I produttori Italiani adottano attuatori lineari di ottima qualità e di serie per elettrificare le proprie scrivanie regolabili in altezza e sanno essere innovativi, distinguendosi con soluzioni di design inedite.
La postazione touch down, punto di appoggio per attività o incontri brevi.
Il tavolo riunioni, anche in versione pieghevole e immagazzinabile, è una soluzione versatile tra desk e meeting; sempre più richiesto perché l’incontro e la condivisione sono al centro delle nuove Visioni del Lavoro.
Il desk system, articolato nello spazio grazie a strutture che generano microambienti personalizzabili.
La scrivania direzionale, anche se la definizione sembra desueta in era di smart office, le gerarchie evidentemente non sono ancora eliminate e il mercato continua a richiedere questa tipologia.
I sistemi di arredo più completi includono tutte le diverse opzioni per poter offrire risposte a qualsiasi modalità lavorativa.
COME SI TRASFORMA LA PARETE DIVISORIA.
La presenza delle pareti divisorie classiche sembra essere in calo a Orgatec, sostituita dagli onnipresenti Box o Office Pod, se vogliamo usare la definizione inglese.
Erano davvero sorprendenti il numero e la varietà di queste “cabine da ufficio” autoportanti concepite per garantire la privacy in ambienti open space.
Di solito sono previste con pareti cieche e vetrate, in diverse dimensioni con funzione di phone booth o saletta per piccole riunioni.
Gli aspetti critici che fanno la differenza sono la fonoassorbenza, il ricircolo dell’aria, l’integrazione con pedana a pavimento e la possibilità di essere trasportati anche montati.
COME SI TRASFORMA LA SEDIA OPERATIVA
La parola ergonomia è scomparsa dalla comunicazione. Non perché abbia meno importanza, ma al contrario perché è data per acquisita in ogni prodotto di qualità (a Orgatec l’alto livello qualitativo era una costante).
Le nuove task chair nascono dal concetti di ergonomia dinamica, ovvero sono dotate di dispositivi intelligenti che si auto-regolano in base al corpo di chi si siede.Nei sempre più diffusi shared office è importante che la persona possa trovare il proprio comfort senza dovere regolare la sedia ogni volta che cambia postazione.
Le sedie per collettività, prodotti trasversali tra ufficio, ristorazione e educational, era numerose a Orgatec; in questo settore il design italiano resta decisamente insuperabile con collezioni complete e ultra personalizzabili.
COME SI TRASFORMANO LA CASSETTIERA E GLI ACCESSORI.
In un ufficio sempre più paperless, la cassettiera assume un ruolo secondario. Da oggetto per contenere carta e cancelleria, diventa oggetto per contenere oggetti personali e per questo scopo è diversamente attrezzata al suo interno.
La sempre più diffusa condivisione delle scrivanie porta a preferire lockers centralizzati, i più tecnologici sono dotati apertura elettronica tramite badge e prese usb per ricarica dei device.
Tutti gli accessori classici dell’ufficio sono toccati da questa ondata di cambiamento dovuta a nuovi stili di vita e di lavoro.
A partire dal cestino gettacarta che ora è accompagnato da bidonino per la raccolta differenziata; dall’attaccapanni che chiede soluzioni più versatiti e trasportabili (perché nella fluidità del lavoro ogni luogo è predisposto per le riunioni) ai display e strumenti di supporto (leggii, lavagne, ecc) perché la gradevolezza dell’ambiente nasce anche dalle piccole cose : Dio è nei dettagli, diceva Mies!
L’ACUSTICA!!!!!
Dulcids in fundo, quella che può essere considerata una sorta di fissazione… Per anni il tema del comfort acustico è stato del tutto trascurato e poi è diventato invece un chiodo fisso.
Praticamente tutte le aziende presenti Orgatec presentavano la propria linea di soluzioni per l’acustica: alcune valide, altre meno…
Talvolta la soluzione acustica è anche integrata nei corpi illuminati con prodotti pensati in particolare per il settore ristorazione.
In linea teorica qualsiasi materiale poroso ha funzione fonoassorbente e quindi dà risultati, ciò che fa la differenza è la capacità di gestire, misurare e ottenere i risultati desiderati.In particolare molte aziende straniere propongono il feltro come soluzione a tutti i mali, con proposte “decorative” gradevoli esteticamente, che lasciano però qualche perplessità in termini di performance. Su questo tema, si rende opportuno fare chiarezza su un punto: comfort acustico non è sinonimo di fonoassorbenza.