Ci ha lasciati Manlio Armellini, colonna portante della storia del Salone del mobile. Ne è stato promotore e anima ispiratrice. Ha guidato il Salone del mobile per 34 anni, prima come segretario generale e poi come amministratore delegato di Cosmit, anni in cui il Salone è diventato un sistema fieristico complesso.
Testimone oculare della nascita del Salone in quanto figlio di uno dei fondatori, Tito Armellini, gli succede nel 1974 nella carica di Segretario di Cosmit. È sua l’intuizione di creare uno spazio espositivo uniforme per l’offerta commerciale, finalmente raggiungibile con la metropolitana della linea 1. Si comincia a curare con attenzione non solo il prodotto ma anche l’allestimento degli stand. Mobili di qualità, ma anche sogno, atmosfera, aria di casa. L’inizio del successo di una manifestazione che l’anno prossimo compirà 60 anni, e che oggi è indiscusso punto di riferimento delle aziende, degli stili, delle tendenze dell’abitare in tutto il mondo.
Ha ricevuto negli anni incarichi, benemerenze, premi, attestazioni in campo nazionale e internazionale. Un’attività che il 10 aprile 1987 è stata premiata col Compasso d’Oro dell’ADI Associazione disegno industriale con la motivazione “Per la promozione del design italiano” cui seguirà – nel 1998 – un secondo Compasso d’Oro a Cosmit, con la motivazione “Per la qualità dell’immagine coordinata nella promozione internazionale delle attività fieristiche e culturali di Cosmit”. Nel dicembre 2007 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro.
FederlegnoArredo e i suoi associati ricordano con stima e gratitudine un uomo che ha contribuito con passione a fare del “saper fare italiano” un orgoglio internazionale. Vederlo lavorare e poterne apprezzare la visione è stata una grande opportunità di crescita ed esperienza.