Giunto alla sua quarta edizione, il Salone del Mobile.Milano Shanghai ha portato sul palcoscenico del SEC – Shanghai Exhibition Center il meglio della produzione e del design italiano.
127 brand hanno rafforzato il legame culturale e commerciale tra Italia e Cina, portando in scena il meglio dell'arredo Made in Italy. Questo parterre di aziende ha dimostrato ai più di 20.000 visitatori di altissimo profilo, il valore di una filiera in grado di vincere le sfide dei mercati internazionali, in particolare di quello cinese.
"Il Salone del Mobile.Milano Shanghai è un appuntamento internazionale strategico in cui continuiamo a credere e che ci emoziona ancora come la prima volta per il ruolo chiave che sta assumendo in questa parte di mondo quale piattaforma unica e privilegiata per il Made in Italy" - ha spiegato Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile. Per il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, "il successo del Salone del Mobile - ha osservato – è sicuramente dovuto alla fiducia che la gran parte degli espositori ripongono nel sistema lombardo. Un sistema formato da istituzioni che collaborano tra loro, avendo come unico obiettivo il bene delle proprie imprese e del proprio territorio, a prescindere dalle appartenenze politiche".
"Il Salone del Mobile.Milano Shanghai si conferma oggi l'appuntamento clou per vedere il meglio del design italiano in Cina, facendo conoscere l'eccellenza italiana a un mercato che sta dimostrando di apprezzare sempre di più la creatività e l'innovazione del Belpaese", ha detto Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo Eventi."L'esportazione di mobili italiani in Cina è cresciuta dell'8,97%, raggiungendo un nuovo picco del valore di 531 milioni nel 2018. Quest'anno l'Italia consolida ulteriormente il suo primo posto tra i fornitori esteri con un incremento del 4,63% del valore di 404 milioni da gennaio a settembre 2019, mentre, ad esempio, la Germania perde il 17,13%" commenta Gianpaolo Bruno, Direttore dell'Italian Trade Agency Office a Pechino.
“Il successo del Salone del Mobile – ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, presente all’inaugurazione – è dovuto alla fiducia che la gran parte degli espositori ripongono nel sistema lombardo. Un sistema formato da istituzioni che collaborano tra loro, avendo come unico obiettivo il bene delle proprie imprese e del proprio territorio, a prescindere dalle appartenenze politiche”.
La Cina è, oggi, il secondo mercato extra UE della filiera legno-arredo dopo gli Usa e uno dei Paesi con il più alto potenziale di sviluppo per il settore. Le esportazioni italiane sono costantemente cresciute e nel 2018 hanno registrato un +12%. "Grazie all'azione del Governo e all'impegno di tutti gli attori del Sistema Paese - ha sottolineato Ivan Scalfarotto, sottosegretario agli Esteri: - siamo riusciti a valorizzare la cultura del design e dell'alta qualità italiana in un mercato complesso ma stimolante come quello cinese".
Guardando più in dettaglio i dati dello Stivale, è la Lombardia la prima regione per export e import di mobili verso e dalla Cina. La regione è anche prima per import illuminazione, seguita dall'Emilia-Romagna, dove ha sede la centrale acquisti del più grande importatore in Italia di arredo. Tra le province italiane, le top per quota di export verso la Terra del Dragone sono: Como, Monza-Brianza, Treviso, Milano e Roma.
Le potenzialità di sviluppo sono incoraggianti: i marchi italiani, infatti, si stanno dimostrando capaci di identificare i settori e i canali appropriati da percorrere e si posizionano sul mercato con una precisa e forte identità.