WoodLoop individua, valuta, analizza e diffonde informazioni concernenti le ultime novità del quadro legislativo vigente in questi paesi, offrendo perciò una chiara ed ampia visione a 360 gradi sulla regolamentazione della raccolta dei rifiuti in legno, sulla gestione e sul riciclaggio nelle value chains della lavorazione del legno in Europa, ponendosi a tutti gli effetti come un documento di riferimento per una politica comunitaria finalizzata alla gestione dei rifiuti legnosi. Ottenendo una valutazione approfondita delle prestazioni complessive del sistema e una validazione delle soluzioni trasferibili più rilevanti, WoodLoop produce prove solide e critiche e informazioni tangibili a supporto del processo decisionale per gli attori del mercato, gli stakeholder e i responsabili politici.
WoodLoop si impegna perciò nella promozione congiunta ed orientata al futuro del settore del legno, perfettamente in linea con il piano d’azione dell’UE per l’economia circolare e gli obiettivi della strategia dell’UE in materia di bioeconomia, garantendo un utilizzo intelligente delle risorse forestali, come anche riportato dalla nuova agenda strategica 2019-20241. Costruire un’Europa verde e a impatto climatico zero, infatti, rappresenta una delle principali sfide poste dalla Commissione Europea, decisa a compiere una transizione climatica in linea con gli obiettivi già definiti in precedenza con l’Accordo di Parigi del 2015. L’uso di una risorsa come il legno va proprio in questa direzione, contribuendo in maniera considerevole alla riduzione delle emissioni di carbonio.
I materiali legnosi potrebbero essere sfruttati nell’industria dei pannelli per produrre compositi o potrebbero eventualmente essere utilizzati a fini energetici invece di smaltirli. Il progetto porterà a importanti progressi nel settore e nella filiera della lavorazione del legno, cercando di valorizzare e sostenere i materiali a base legnosa nell’ottica della green economy e dello sviluppo sostenibile in sintonia con quanto previsto dai programmi comunitari.
Il presente studio è dunque il risultato di un’intensa e autorevole ricerca di informazioni e dati conseguita presso le maggiori istituzioni politiche e commerciali come Ambasciate, Consolati, Rappresentanze Permanenti, Camere di Commercio italiane ed estere e Istituti di Commercio Estero, nonché associazioni di categoria presenti nei differenti Paesi.