Lo scorso 6 settembre si è tenuto presso la Sede di IMQ il convegno "EU
Sustainable product Initiative package ed etichette ambientali nel futuro del
settore illuminazione", promosso da ASSIL, Associazione Nazionale Produttori Illuminazione
federata ANIE Confindustria e Assoluce, associazione di
FederlegnoArredo.
L'incontro è stata l'occasione per le due associazioni di
proseguire il discorso in tema di Ecodesign con le aziende
associate e valutare insieme le nuove sfide, le opportunità e le difficoltà che
possono derivare dall’espansione dei requisiti della legislazione europea che
la Commissione sta adottando nel cosiddetto pacchetto "SPI -
Sustainable Product Initiative".
Sono state analizzate le evoluzioni in corso a livello europeo in merito
ai prodotti, compresi quelli per 'illuminazione, evidenziando l'approccio
molto ambizioso su questi temi da parte del vicepresidente della Commissione
europea, Frans Timmermans, nell'ottica di operare una transizione verso prodotti
più sostenibili.
Con queste
premesse è stato definito il piano di lavoro per Ecodesign adottato dalla
Commissione europea, che porterà una revisione dei requisiti attualmente in
vigore nei prossimi anni, revisione che in altra legislazione Ue porterà a
modifiche di diverso tipo in materia di sostenibilità e diritti dei
consumatori, quali:
- Diritto dei consumatori alla riparazione dei prodotti
(con possibili nuovi requisiti di etichettatura dei prodotti)
- Requisiti per l’imballaggio dei prodotti
- Criteri per privilegiare alcune tipologie di prodotti
ritenuti di minore impatto sull’Ambiente (Taxonomy, con criteri che
diranno quali prodotti sono green e quali no e di conseguenza quali
potranno avere accesso ad incentivi)
- Reporting (anche per medie e piccole)
- Materiali (con impatto sulla Direttiva RAEE, la ROHS ed
il Regolamento Reach)
Altro elemento evidenziato quello
relativo al
Digital Product Passport, che ha lo scopo di migliorare la
trasparenza e le informazioni di prodotto per i consumatori, e quello relativo
all’adozione di un sistema per valutare i prodotti per il loro impatto in tutto
il ciclo di vita (Lyfe Cycle Assesment).
Fra gli ulteriori criteri di
valutazione del prodotto che potranno essere adottati quelli relativi al
contenuto nei nuovi prodotti di materiale riciclato, quelli relativi a
"critical raw material" e quelli connessi ai requisiti di
"remanufacturing" (possibilità di utilizzare i prodotti giunti a fine vita per
realizzare nuovi prodotti).
Nella presentazione utilizzata da
Elena Scaroni (Policy Director di Lighting Europe) sono riassunti i
diversi temi trattati, che costituiscono il piano di lavoro per i prossimi
anni, richiamando i diversi nuovi concetti che potranno essere introdotti dalla
legislazione rispetto a quelli attuali, ponendo particolare evidenza al Digital
Product Passport, allo sostanze a cui porre attenzione per la loro
pericolosità, alle regole da rispettare per i prodotti invenduti, alla
disponibilità di ricambi per i prodotti al fine di assicurarne la riparabilità.
Ad integrazione del quadro delle
azioni in evoluzione, anche le azioni già definite come Industria per proporre
una transizione adeguata (oltre che da Lighting Europe anche da parte di
Associazioni di altri settori merceologici).
Il secondo relatore,
Alida
Falbo, Business Developer Sostenibilità di IMQ, ha fornito una panoramica dei
criteri e degli schemi disponibili per l’analisi del ciclo di vita di un
prodotto (secondo le norme Iso della serie 14000 disponibili), e la possibilità
di utilizzare degli schemi di verifica da parte di Enti di Parte Terza (quale
ad esempio IMQ).
In considerazione della portata e
dell’importanza dei temi proposti, gli argomenti verranno ripresi in occasione
di prossimi incontri in funzione alle evoluzioni, a partire dall’Assemblea
Assoluce del 22 Settembre prossimo.
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