L’export del Sistema Arredamento registra, al termine del 2020, una flessione (6,39 mld €, -8,3%) che, nel corso degli ultimi mesi dell’anno, è divenuta più contenuta rispetto alle pesanti cadute seguenti al primo lockdown.
Un’analoga dinamica caratterizza anche l’andamento delle importazioni di Sistema Arredamento nel periodo gennaio-dicembre 2020 (1,69 mld/€, -12%).
Le esportazioni di Area Living (539 mln €) trainati da una forte crescita delle vendite verso gli Stati Uniti (+38,9%) e da aumenti dell’export verso Francia, Germania, Spagna, Belgio e Paesi Bassi, chiudono il 2020 con un calo molto contenuto (-3,3%).
Performance positiva (553,6 mln €, +9,7%) per l’export del comparto delle Camere da Letto che già dal mese di settembre aveva assorbito le perdite subite durante la prima fase della Pandemia Covid 19. L’incremento complessivo dell’export comparto è certamente sostenuto da Stati Uniti, primo sbocco commerciale (+49,3%) e Francia (+27,4%). Risultati positivi anche per le esportazioni verso Germania, Spagna, Canada, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita.
Nonostante un secondo semestre con valori costantemente superiori al 2019, l’export di Cucine si attesta a 781,4 mln € e chiude il 2020 con una flessione del -7,4%. Ad eccezione di Germania (+16,3%), Canada (+0,1%) e Corea del Sud (+30,9%) tra i principali mercati di riferimento prevale un segno negativo nella comparazione delle esportazioni rispetto all’anno precedente.
Anche il comparto Mobili vari, seppure in recupero negli ultimi mesi, registra al termine del 2020 una flessione (1,41 mld/€, -9%). Germania (+10%), Spagna (+7,2%) e Polonia (+71,2%) sono i Paesi che mostrano incrementi positivi rispetto al 2019.
In merito al comparto delle Sedie, è certamente significativa la dimensione del calo subito (591,7 mln €, -13,1%). Dopo il primo lockdown e nel corso del II semestre del 2020 i valori mensili di export sono rimasti sempre al di sotto rispetto al 2019.
Nonostante la crescita registrata nel 2° semestre, le esportazioni di Imbottiti chiudono l’anno con una flessione del -7,8% e con un valore di 1,66 miliardi di €. In crescita l’export verso il primo sbocco commerciale del comparto, la Francia (373,7 mln €, +3,2%), la Cina (+2,6%) e Corea del Sud (+7%).