I dati relativi alle esportazioni del Sistema Arredamento del periodo gennaio-aprile 2020 mettono in risalto le conseguenze dei lockdown di molti Paesi e del conseguente rallentamento degli scambi internazionali.
Gli effetti per il nostro export si traducono in una pesante flessione (2,10 mld/€, -25,7%). La quasi totalità dei mercati di sbocco per il nostro export registrano andamenti negativi.
Analogamente anche l’import di Sistema Arredamento (618,27 mln/€, -19,9) accusa un andamento negativo e in peggioramento rispetto alle rilevazioni di marzo.
Nel periodo gennaio-aprile 2020, le esportazioni di prodotti Area Living fanno segnare un deciso calo (123,85 mln €, -26,6%). Francia, Russia, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti sono, tra i principali mercati di riferimento, quelli che presentano flessioni più pesanti.
Dopo aver registrato un andamento positivo fino a marzo, ad aprile anche le esportazioni di Camere da Letto subiscono gli effetti dei lockdown accusando una significativa diminuzione (126,58 mln/€, -9,8%). Solo l’export verso Stati Uniti, Spagna, Australia e Canada si mantiene in crescita mentre si registrano decisi cali in tutti i tradizionali sbocchi del nostro export.
In decisa contrazione l’andamento delle esportazioni del comparto delle Cucine che accusa un pesante calo (183,28 mln/€, -25,4%); tutti i principali mercati accusano forti flessioni. In forte discesa anche l’import di Cucine (8,88 mln/€, -33,1%) con cali diffusi tra i principali fornitori ad eccezione della Germania (+20,2%).
In forte diminuzione anche l’export del comparto Altri Mobili (388,71 mln/€, -23,3%). Ad eccezione delle esportazioni verso la Polonia, ad aprile, andamenti negativi caratterizzano la quasi totalità dei principali sbocchi commerciali. In flessione anche l’import (65,76 mln/€, -11,6%).
L’export del comparto Sedie accusa un marcato calo (179,62 mln/€, -21,3%) con flessioni marcate nella maggioranza dei mercati. In diminuzione anche l’import di sedie (-8,9%).
Decisa contrazione anche nel comparto degli Imbottiti (430,34 mln/€, -26,1%); Regno Unito e Svizzera sono i mercati caratterizzati dai cali più pesanti. Anche per le importazioni si registra una significativa flessione (60,13 mln/€, -18,2%).