La sfida del cambiamento per le imprese famigliari

FederlegnoArredo ha chiuso oggi l’edizione 2015 del Meeting di Rimini con l’incontro presso il proprio stand dal titolo “Oltre la crisi: la sfida del cambiamento”, con la partecipazione di Alessandro Fantoni, Direttore Vendite Fantoni Spa, Pietro Bellotti, titolare della Bellotti Spa e Dario Voltattorni, Executive Director AIdAF – Associazione Italiana delle Imprese.

Al centro del dibattito il tema generazionale e di sviluppo dell’azienda famigliare in uno scenario di grandi cambiamenti: le aziende famigliari rappresentano infatti il 75% delle imprese in Italia, di cui quelle del settore casa hanno dimensioni medio-piccole con fatturati tra i 20 e ai 50 mio di Euro, con una lunga tradizionale di storia - in media non meno di 25 anni - e una leadership ad oggi che predilige una matrice collegiale. È questa la fotografia presentata da Dario Voltattorni sulla base dei dati dell’Osservatorio Aidaf.

Quali sono le sfide che le aziende famigliari oggi si trovano ad affrontare? Due gli elementi che emergono dalle esperienze di vita e professionali che ci raccontano i nostri protagonisti, Pietro Bellotti e Alessandro Fantoni: la capacità di affrontare i momenti di discontinuità con forza, passione e innovazione non solo sul fronte della produzione ma anche gestionale della governance.
Innovazione, diversificazione, intuizione si sono rivelati il patrimonio di valori radicati che le nuove generazioni hanno saputo cogliere e stanno facendo propri raccogliendo le nuove sfide e lavorando uniti e in squadra, introducendo in azienda anche leve nuove scelte fra i giovani. Tutto questo non può prescindere dal tema delle regole: un’azienda che non dà delle regole rischia di perdere valore, soprattutto in un’azienda famigliare.
E sulla base di questi elementi lanciano un messaggio ai giovani: essere curiosi, essere aperti alle innovazioni, con la volontà di mettersi in gioco, offre innumerevoli opportunità per costruire il proprio futuro.

La cultura proviene dalla cultura e genera cultura e il messaggio che ci ha lasciato Castiglioni è oggi più che mai di attualità: “Se non siete curiosi, lasciate perdere. Se non vi interessano gli altri, ciò che fanno e come agiscono, allora quello del designer non è un mestiere per voi.”