Brexit: cosa accade ora?
L'UE e il Regno Unito hanno concordato un ulteriore rinvio della Brexit fino al 31 ottobre 2019. Il Regno Unito ha ora poco più di sei mesi per decidere cosa intende fare. I ministri del governo inglese continuano i colloqui con i leader del partito laburista per cercare di trovare un accordo, un compromesso. Il governo nel frattempo è impegnato per cercare di lasciare l’Unione Europea con un accordo e che questo avvenga il più in fretta possibile. Se il piano di compromesso non dovesse produrre risultati, potrebbero accadere molte cose.
Cosa accade in caso di “no deal”?
Questo è lo scenario che l’industria britannica sta cercando di evitare, in cui il Regno Unito perderebbe un ruolo importante dall’unione doganale, al mercato unico e su tutti gli altri meccanismi che facilitano il commercio e le condizioni economiche.La Timber Trade Federation mantiene i suoi membri aggiornati con informazioni pratiche su cosa fare in caso di mancato accordo. La Federazione inglese offre la possibilità a Fedecomlegno di visualizzare al presente link tutte le informazioni necessarie.
Gli impatti principali per i commercianti/esportatori nel Regno Unito saranno legati alle questioni relative all’Unione doganale: ritardi, difficoltà e costi per ottenere merci oltre il confine nel Regno Unito. Questo non accadrà solo per il legname, ma anche per altri beni. Potrebbe anche significare che le potenziali tariffe vengano imposte immediatamente in linea con le regole della WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio). Per la maggior parte dei prodotti in legno tenero, le tariffe sono pari a zero o vicine allo zero. Tuttavia, per i prodotti a pannelli, i legni resinosi laminati e altri prodotti "fabbricati" si applicano le tariffe. A questo link una tabella completa con tutte le tariffe.
Tuttavia, nel Parlamento del Regno Unito non vi è alcuna maggioranza per il "no deal" visto i danni incalcolabili che causerebbe all'economia.
Impatti attuali sul commercio dalla negoziazione in corso
I ritardi di qualsiasi progresso nel portare avanti l'accordo hanno messo sotto pressione tutti i settori di attività. Gli investimenti sono diminuiti e molti settori sono entrati in recessione, mentre altri sono stabili. Molti settori che dipendono dalle importazioni nella loro catena di approvvigionamento sono stati invitati a prendere "misure di emergenza", vale a dire immagazzinare merci per superare le carenze derivanti da qualsiasi caos durante il periodo iniziale della Brexit.
Naturalmente molti importatori di legname e di prodotti a base legno hanno già operato in questo senso. Porti come Tilbury, Shoreham, Sheerness e altri importanti siti per le importazioni di legno tenero, vedono il legname stoccato e immagazzinato a tal punto che è difficile rimuoverlo dal porto. I camion sono in difficoltà per entrare o uscire dai siti portuali, gli ingorghi sono frequenti e ci sono ritardi nello spostamento di merci.
Qui di seguito le statistiche di gennaio e febbraio sul legname e sui prodotti a base legno sviluppati dalla TTF.